Domenico Riccio - Kurt

Nel cuore del mistero matematico, dove la logica cede il passo alla rivelazione mistica, si erge “Kurt”, secondo volume della “Trilogia della Preghiera” (Giovanni, Kurt, Laozi). Qui, il cammino del pensatore si trasforma in un pellegrinaggio verso il divino, un viaggio che oltrepassa le fredde formule per abbracciare l’assoluto. Kurt Gödel, mente geniale e visionaria, danza tra gli abissi della logica e l’estasi della contemplazione. Ogni teorema, ogni paradosso è un ponte verso l’infinito, un portale aperto su mondi invisibili, dove il numero si fa preghiera e il silenzio della verità risuona. La matematica diventa un'arte sacra, una chiave segreta che svela la trama nascosta dell’esistenza. “Kurt” è il grido di un’anima che cerca la Verità ultima, una ricerca che non può essere espressa, ma solo vissuta nell’ebbrezza dell’inconoscibile.

Indice
L’Opera
Kurt – L’equazione dell’infinito
L’Autore
Kurt
L’enigma
Le passioni ovvero l’arte di proporre un problema deve essere tenuta in più alta considerazione rispetto alla sua soluzione
Il destino ovvero più penso al linguaggio, più mi stupisco che le persone riescano a capirsi reciprocamente
L’ascesi ovvero non credo nella scienza empirica, credo solo nella verità a priori
La provvidenza ovvero o la matematica è troppo grande per la mente umana o la mente umana è più di una macchina, poiché il cervello è una macchina da calcolo connessa con uno spirito
La sprezzatura ovvero più perfetta è la comprensione tra gli uomini, meno c’è bisogno di parole
La perfezione ovvero non mi interessa se è coerente o meno, voglio solo sapere se è vero


L’enigma
Ho tracciato il percorso dei miei errori.

Ho enumerato ogni mancanza con simboli incisi nell’etere delle mie memorie.

Ho pubblicato le mie iniquità come cifre su una pietra.

Ho esposto al tuo sguardo onnisciente ogni passo falso e ogni nodo dell’anima.

Ma tu, Custode dell’universo, hai mostrato la tua misericordia geometrica.

Con la tua mano, hai cancellato le cifre della colpa.

Una per una, come radici di ogni angoscia.

Hai riordinato le equazioni del mio destino.

Hai risolto gli enigmi del peccato con la tua grazia insondabile.

Hai trovato il punto di convergenza.

Hai edificato il tempio della mia esistenza.

Hai paragonato il mio essere e la tua grandezza infinita.

Hai trasformato le coordinate del mio errore in coordinate di perdono.

Hai disegnato il cerchio di luce intorno alla mia umiltà.

Ora il mio cuore è un algoritmo risolto dal tuo amore.

La mia vita è una serie convergente verso la tua verità.

Conosco il segreto della tua compassione.

Il numero aureo della tua pietà che supera ogni misura umana.

Ecco, mi abbandono alla tua equazione suprema, mio Signore e mio Dio.

La somma dei miei fallimenti è annullata dalla moltiplicazione infinita del tuo perdono.