Domenico Riccio - Giovanna
Un’ombra si stende sulla Francia. Il suo nome è guerra. Il popolo geme. I cuori si piegano. Ma dal cuore oscuro della terra sorge una fanciulla: Giovanna. La Pulzella. L’Invincibile. Di lei parlano gli angeli, la temono i demoni. Armata non di acciaio, ma di fede. Condotta non da uomini, ma da voci divine. Una forza mai vista. Una purezza mai provata. Nel secondo capitolo della “Trilogia del Coraggio” (Ipazia, Giovanna, Edith), Giovanna si leva come fuoco nel vento della disperazione. Salvezza e condanna. Vittoria e morte. Fede e fiamme. Il cammino della Pulzella porta la Francia alla gloria e sé stessa alla cenere. Ma la cenere si fa leggenda. E la leggenda diventa fuoco eterno. Giovanna è un viaggio nell’invisibile, un canto di fede e ribellione. Qui, i sogni si fanno carne e la carne si fa luce.
Indice
L’Opera
Giovanna – La luce del fuoco
L’Autore
Giovanna
Il Fuoco e la Luce
La Guerra dei Cent’anni
La Chiesa e il potere temporale
La Francia: una nazione in guerra
L’Inghilterra e la Francia: un’antica rivalità
La vita quotidiana al tempo di Giovanna
Le donne nel Medioevo
La guerra e la religione
I simboli e i riti
Domrémy: un seme nel cuore della Francia
Le Voci Celesti
Come una spada nella forgia divina
L’Incontro con il Delfino
Orléans sotto assedio
La Pulzella d’Orléans
La via verso Reims
L’inverno della vittoria
La caduta dell’angelo
Il fuoco
La Voce si spegne
L’abdicazione forzata
Il rogo di Rouen
Un’impronta indelebile
La Fiamma eterna
Il coraggio, la rivolta, la resistenza
Donna, guerriera e santa
La Fede che muove le montagne
La Leggenda Aurea
Un messaggio per l’umanità
Il Fuoco e la Luce
Nell’oscurità della Guerra dei Cent’Anni, quando le città bruciavano e i cuori della gente tremavano al suono delle spade, una luce si accese in un angolo remoto della Francia. Era una luce tenue, nascosta, come un piccolo fuoco appena nato tra i venti del destino. Il suo nome era Giovanna. Giovanna d’Arco.
In quel tempo di ferro e fuoco, in cui re e nobili combattevano per un potere effimero, il popolo gemeva sotto il peso della guerra infinita. Francia e Inghilterra, due nazioni rivali, lottavano non solo per i territori, ma per l’anima stessa dell’Europa. Ma nelle campagne, tra le foreste e i campi, dove la vita semplice si faceva strada tra le macerie della civiltà, Giovanna viveva. Ignara del destino che l’avrebbe condotta al rogo, lei era, inizialmente, solo una ragazza del villaggio. Una figlia della terra. Una figlia di Dio.
Le sue mani conoscevano il lavoro, la fatica, la terra sotto le unghie e il freddo delle notti d’inverno. Ma già allora, nel silenzio della sua infanzia, c’era qualcosa di straordinario. Una presenza. Una voce nascosta che chiamava dal profondo del cuore, un richiamo che nessun altro poteva sentire. La Francia era spezzata, lacerata, e la sua ferita era un fiume di sangue che divideva il popolo dal re, i nobili dal loro stesso onore. Ma in quel caos, Dio sussurrava a Giovanna.
Era il tempo dell’attesa. Un tempo oscuro, in cui la luce sembrava destinata a spegnersi sotto il peso del tradimento e della paura. Le città come Orleans erano sotto assedio, i contadini morivano di fame, i signori tradivano la corona. La Chiesa, intanto, si barcamenava tra il potere temporale e quello spirituale, un conflitto di interessi che rispecchiava la lotta tra cielo e terra.
Eppure, proprio quando tutto sembrava perduto, una ragazza si alzò. Era una ragazza qualunque, ma portava dentro di sé la volontà del cielo. Le voci, celesti e terribili, l’avevano chiamata. I suoi occhi videro oltre l’oscurità del mondo: vide la luce di Dio, che chiedeva un’azione, una salvezza. Fu allora che Giovanna comprese il suo destino, e quel destino avrebbe cambiato il corso della storia.
La sua esistenza non era destinata a essere quella di una comune ragazza di campagna. Il suo cammino si sarebbe intrecciato con quello di re e cavalieri, di santi e demoni, di alleati e traditori. Giovanna non apparteneva al suo tempo, né alla Francia sola. Lei apparteneva all’eternità, alla leggenda, al mistero che lega il destino dell’uomo alla volontà di Dio.
Ma cos’era quella luce che la animava? Era il fuoco della fede, una fiamma che ardeva dentro di lei, indomabile e pura. Era la speranza che non muore mai, anche quando tutto intorno crolla. Giovanna d’Arco portava con sé una missione, un compito divino: salvare la Francia. E per farlo, doveva diventare un’arma vivente, forgiata nella sofferenza e nella preghiera, temprata nel fuoco del conflitto e della fede.
Le cronache, gli annali, le storie la dipingono come una santa, una guerriera, una martire. Ma lei era, prima di tutto, una ragazza di carne e ossa. Una ragazza che provava paura, che piangeva, che sentiva il peso del mondo sulle sue spalle esili. Eppure non cedette. La sua fede la guidava, la sua determinazione era incrollabile. Così iniziò il suo viaggio: dal villaggio di Domrémy fino al trono di Reims, dal campo di battaglia fino al rogo di Rouen.
Giovanna, con la sua armatura scintillante e la sua spada divina, attraversava i campi devastati dalla guerra come una cometa in una notte buia. Ovunque andasse, portava con sé una promessa, una scintilla di speranza per un popolo oppresso. E i suoi nemici, gli inglesi, la temevano come si teme il giudizio di Dio.
Ma il mondo non era pronto per lei. Non poteva comprendere la profondità del suo spirito, la forza delle sue visioni. Giovanna, con il cuore colmo di fede, sarebbe stata tradita dagli uomini stessi che aveva giurato di proteggere. Avrebbe conosciuto il dolore, la prigionia, l’umiliazione. E infine, il fuoco.
Tuttavia, il rogo non fu la sua fine. Non poteva esserlo. Giovanna, bruciando tra le fiamme, non divenne cenere, ma luce. Una luce che avrebbe continuato a brillare attraverso i secoli, una luce che ancora oggi ci guida, ci ispira, ci invita a credere nell’impossibile.
Questo libro racconta la sua storia, ma più che una cronaca, è un viaggio nell’anima di una delle figure più straordinarie della storia dell’umanità. Non è solo un racconto di guerre e battaglie, ma un’ode alla fede, alla speranza, e alla forza indomabile dello spirito umano. È la storia di come una ragazza, fragile all’apparenza, abbia cambiato il destino di una nazione e, attraverso il suo sacrificio, sia diventata eterna.
Nel proseguo, esploreremo ogni sfaccettatura della sua vita: le divisioni della Francia, i conflitti di potere, la fede che l’ha guidata, e infine, la leggenda che ha creato. Giovanna d’Arco non è solo un’icona del passato, ma una messaggera del futuro. Una voce che, anche dopo secoli, continua a risuonare.
La sua fiamma non si è spenta.