Domenico Riccio - Gesù di Nazareth. La Passione

Gesù – La Passione
La Passione è il cuore del mistero cristiano, l’evento che unisce la sofferenza umana con la gloria divina. Questo è il percorso di Gesù di Nazaret La Passione, terzo volume della trilogia della Salvezza (L’Avvento, Il Ministero, La Passione). Il Figlio dell’Uomo, consapevole del suo destino, cammina verso la croce con amore e coraggio, senza esitazione. Ogni passo, ogni ferita, ogni goccia di sangue versato, non sono solo segni di dolore, ma il prezzo della salvezza per l’umanità. Dall’angoscia del Getsemani fino al Golgota, Gesù abbraccia il legno della croce, trasformandolo nell’albero della vita. Le sue parole di perdono, pronunciate anche per i suoi carnefici, e il sacrificio supremo sulla croce rappresentano il culmine dell’amore divino, che spezza le catene della morte e apre la porta della vita eterna. Ma la Passione non è solo dolore: è il preludio alla resurrezione, alla vittoria finale sulla morte che esplode con la gloria del terzo giorno. In questa storia, il Cristo soffre, muore e risorge, rivelando l’amore di Dio per l’umanità e offrendo la vita eterna a tutti coloro che credono. La sua Passione è l’inizio della nuova alleanza, il trionfo dell’amore che non conosce limiti, il ponte tra la terra e il cielo.

Indice
L’Opera
Gesù – La Passione
L’Autore
Gesù – La Passione
Passione
Gesù inizia l’ultimo viaggio verso Gerusalemme. Guarirono in dieci, uno tornò
Il giudice e la vedova. Il fariseo e il pubblicano
L’uomo non separi ciò che Dio ha congiunto
Lasciate che i bambini vengano a me
La cruna dell’ago. Gli ultimi saranno primi
La vigna
Il Figlio dell’Uomo sarà condannato. Alla sua destra e alla sua sinistra
Che i nostri occhi si aprano
Zaccheo
Le mine
Si avvicina a Gerusalemme. Giunge a Betania
Entra in Gerusalemme il Messia
Gerusalemme: un fico sterile, una spelonca di ladri
Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto
Il fico sterile è ormai secco
I capi del Sinedrio
I due figli
I vignaioli
Le nozze
Quello che è di Cesare, quello che è di Dio
Il Dio dei vivi
Il comandamento più grande
Gesù ai farisei
I sepolcri imbiancati
L’offerta della vedova
Il monte degli ulivi
L’abominazione della desolazione
Le dieci vergini
La parabola dei talenti
Il giudizio
Il Figlio dell’Uomo sarà consegnato per essere crocifisso
Gesù viene unto da Maria di Betania
Il tradimento di Giuda
L’ultima Pasqua
Si misero a tavola. Chi è il più grande?
La lavanda dei piedi
Uno di voi mi tradirà
Mi rinnegherai tre volte
Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue
Io sono la via, la verità e la vita
Il Paraclito
Amatevi l’un l’altro
Non mi vedrete più e poi mi rivedrete
La preghiera
L’agonia di Gesù nel giardino del Getsemani
Il tradimento di Giuda
Il processo davanti ad Anna
Il processo davanti a Caifa e al Sinedrio
Pietro rinnega il Signore
Il rimorso di Giuda
Il processo davanti a Pilato. Che cos’è la verità?
Il processo davanti a Erode
Il processo per la seconda volta davanti a Pilato e il processo davanti al popolo
Il re dei Giudei
La via della Croce
Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno. Hanno spartito fra loro le mie vesti, e hanno tirato a sorte la mia tunica
Eloì, Eloì lamà sabactàni? Tutto è compiuto. Gesù muore
Gesù è morto
La sepoltura di Gesù
Nel sepolcro
La Resurrezione di Cristo e la Gloria di Dio
La tomba è vuota
Appare a Maria Maddalena e alle altre donne
Anche le guardie riferiscono delle cose avvenute
Gesù appare ai discepoli di Emmaus
Gesù appare ai discepoli ma con essi non vi è Tommaso
Gesù appare a Tommaso. Mio Signore e Mio Dio
Gesù appare al mare di Galilea
Gesù appare agli apostoli e sulla montagna di Galilea ed affida il compito ai discepoli
Gli ultimi compiti ai discepoli
Gesù ascende al Cielo
La Gloria

Passione
Ecco, il tempo è giunto,

l’ora è scoccata.

Il Verbo che si è fatto carne

cammina verso il compimento,

verso l’ultimo viaggio,

quello che apre i cieli

e spezza le catene della morte.

L’amore,

l’amore infinito del Padre,

si rivela,

si manifesta nella carne,

nel sangue,

nel sudore di un uomo,

il Figlio dell’Uomo.



Il sentiero è tracciato

dalle profezie antiche,

dalle parole dei patriarchi,

dei profeti,

dalle voci del passato

che gridano nel deserto.

Tutto converge qui,

nel momento in cui

la promessa eterna si compie,

quando il sangue innocente

sarà sparso per il mondo,

per redimere l’uomo

e riportarlo alla gloria.



Eccolo,

il Messia,

colui che cammina consapevole

verso la croce.

Non c’è esitazione nei suoi passi,

non c’è paura.

Lui sa,

sa che il dolore

è la via dell’amore,

che la croce è la porta della vita.

Egli va,

col cuore aperto,

con le braccia pronte a distendersi

sul legno maledetto,

per abbracciare l’intera umanità.



La Passione,

il mistero dei misteri,

è qui.

Il cammino della sofferenza

diventa il cammino della salvezza,

e ogni passo

porta con sé l’eco dell’amore eterno.

Dal Getsemani al Golgota,

dal sudore di sangue

alla lancia che trafigge il costato,

ogni momento

è una parola incisa nel cuore del mondo,

ogni ferita è un sigillo

sul patto nuovo

tra Dio e l’uomo.



«Non c’è amore più grande di questo:

dare la vita per i propri amici».

Così disse il Maestro,

e così fece.

Il suo corpo sarà spezzato,

come pane per i molti,

il suo sangue sarà versato,

come vino nuovo dell’alleanza eterna.

In quel corpo lacerato,

in quel sangue innocente,

l’amore divino si rivela

nella sua pienezza,

nella sua immensità.



Ecco il Figlio,

il Figlio dell’Uomo,

che si consegna volontariamente,

che non fugge la sua ora.

Conosce il tradimento,

conosce l’odio,

ma conosce anche l’amore

che tutto vince.

Conosce il potere del Padre,

e in quella conoscenza

si abbandona,

come agnello condotto al macello,

senza aprire bocca,

ma con gli occhi fissi sulla meta:

la resurrezione,

la vittoria sulla morte,

la gloria eterna.



Da Gerusalemme al Calvario,

l’ultima strada

è il cammino di redenzione,

il cammino che trasforma

il legno della croce

nell’albero della vita.

E su quel legno,

inchiodato tra cielo e terra,

il Figlio del Dio vivente

si fa ponte,

si fa scala,

che unisce ciò che era diviso,

che riporta l’uomo alla casa del Padre.



«Padre, perdonali,

perché non sanno quello che fanno».

Il grido di misericordia

che squarcia le nubi della giustizia,

il grido di amore

che risuona nell’eternità.

Il Figlio prega per i suoi carnefici,

il Figlio muore per loro,

come per tutti.

E il mondo,

cieco e sordo,

non vede,

non sente,

ma il cielo tace,

il cielo attende.



La Passione è la chiave,

è il mistero che si apre

nel sangue del Giusto.

Ogni colpo di martello,

ogni schiaffo,

ogni spina,

non sono solo dolore,

sono il prezzo della libertà,

il riscatto per le anime

prigioniere della morte.



E alla fine,

quando tutto sarà compiuto,

quando il suo fiato si spezzerà

con il grido dell’abbandono,

la terra tremerà,

i sepolcri si apriranno,

e il velo del tempio si squarcerà.

Perché il Figlio dell’Uomo,

nella sua morte,

ha dato vita.

E la sua vittoria

non sarà completa

fino al terzo giorno,

quando il sepolcro vuoto

proclamerà il trionfo

della resurrezione.



Questa è la storia,

questa è la verità,

questo è l’amore

che non conosce limiti.

La Passione del Cristo

è la Passione di Dio per l’uomo,

un amore che non si ferma davanti alla morte,

un amore che abbraccia la croce

per trasformarla in gloria.



Il tempio sarà distrutto,

ma in tre giorni

sarà ricostruito.

La morte sarà sconfitta,

e la vita eterna si aprirà per tutti.

Questo è il mistero,

questa è la Passione,

l’inizio e la fine,

l’alfa e l’omega,

che nel sangue del Figlio

porta la salvezza a ogni creatura.