L’intermodalità I – Dal trasporto modale alla mobilità

Domenico Riccio - L’intermodalità I – Dal trasporto modale alla mobilità

Il trasporto è un fenomeno moderno. La vicenda dei trasporti così come oggi li conosciamo è piuttosto recente e non può essere fatta risalire indietro nel tempo oltre la rivoluzione industriale. Anzi si può correttamente assumere che la rivoluzione industriale e la nascita dei trasporti moderni sono strettamente connessi.

Vero è che il trasporto in genere nasce con la stessa appartenenza dell’uomo al genere animale, caratteristica che lo rende «necessariamente mobile», ma è altrettanto vero che il trasporto esso è rimasto confinato per certi limiti nel concetto di trasporto marittimo per secoli, poiché solo nel trasporto marittimo si aveva la consapevolezza della differenziazione di tale attività. Essa nel trasporto marittimo si esaltava nelle specificità, ovvero «si vedeva». Il caricatore consegnava le merci al vettore che si obbligava a consegnarle ad un altro soggetto in un altro luogo, attraversano il mare. In questo caso le posizioni delle parti erano evidenti. Più sfumate potevano invece sembrare nelle altre ipotesi di trasporto per terra. Per cui fintantoché il trasporto rimaneva sostanzialmente quello per mare, si aveva una così intima equiparazione che rendeva i due concetti equivalenti ed interscambiabili.

Con l’industrializzazione, invero, il fenomeno del trasporto, come contratto, e non come «mobilità» intesa in senso lato, diviene un fatto comune ed applicato alle varie modalità, sicché acquista una dignità sua propria. Con l’apparire delle nuove modalità di trasporto, divenute queste un’attività economica industriale, ossia occasione di guadagno per soggetti che intraprendono tale attività economica, si enuclea conseguentemente un concetto di trasporto differenziato dalle singole modalità di navigazione o circolazione. Ossia nell’età moderna si conosce non solo la «navigazione marittima con trasporto», ma in sé il trasporto delle cose e delle persone. Ed il fatto che per trasportare si stipuli un contratto diviene importante atteso che tale servizio diviene in primo luogo sistematico ed in secondo luogo primariamente retribuito in sé. Tale processo attraversa l’età moderna valicandola e giungendo più o meno inalterato sino alla contemporaneità, tant’è che tale processo di enucleazione di un concetto giuridico di trasporto in senso stretto non può dirsi ancora del tutto compiuto.

L’attività di trasporto è stata negli ultimi centocinquanta anni, a sua volta sviluppata dai grandi progressi della produzione industriale. L’economia delle grandi dimensioni (large scale economics) caratteristica della produzione industriale richiede il collocamento di volumi di merci sempre più elevati e quindi anche l’estensione delle aree di mercato. Si è passati dall’industria legata esclusivamente al mercato locale, dispersa in una molteplicità di impianti produttivi di piccole dimensioni all’industria orientata verso il mercato nazionale e internazionale.

(Scritto nel 2006)